Accadde un giorno che un mago dispettoso costringesse due amici litigiosi a star seduti l'uno di fronte all'altro, ai capi di un lungo tavolo al centro del quale c’era una bella mela.
Essi subito si misero a discutere su ciò che vedevano e, confrontando le proprie convinzioni, scoprirono con stizza che mentre uno vedeva la mela rossa l'altro la vedeva verde.
Naturalmente ciascuno dei due non riuscendo a comprendere come mai l'altro non riconoscesse l’evidenza della propria esperienza, cercò con ogni mezzo di convincerlo della propria ragione.
Con il tempo, però, prevalse la stanchezza e i due amici cominciarono a considerare ingiustificato l’uno il comportamento dell'altro, fino ad elaborare vissuti persecutori, considerare l'altro in mala fede e la sua opinione: falsa, deliberata e provocatoria.
La situazione sembrava ormai senza sbocco, ma un bel giorno il mago, forse impietosito, allentò l’incantesimo ed allora successe qualcosa di estremamente interessante.
Uno dei due si svegliò come da un sogno e cominciò a pensare che l'altro potesse essere in buona fede e l'amico subito gli rese la cortesia.
Questo cambiò di colpo la loro relazione: ciascuno (abbandonando i propri preconcetti) cominciò a guardare all'opinione dell’altro con curiosità ed interesse.
Così accadde che le opinioni contraddittorie, provenienti da punti di vista diametralmente opposti, cominciarono ad integrarsi mostrando con evidenza, grazie alla loro sinergia, che quella mela, in fin dei conti, solo per metà era rossa mentre per l’altra metà era completamente verde.
La morale è evidente, ed io posso solo auspicare che i cosidetti "uomini di buona volontà" tornino a mettersi in discussione, aprano orecchio e cuore all'ascolto e lascino esposte le ideologie al sano vento della revisione. Perchè quando soffia quel vento succedono sempre cose straordinarie ed il mondo diventa un po' più vivibile.
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