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Associazione Gea - Psicologia Analitica e Filosofia Sperimentale (Sito on line dal 1997)
Via Palestro 19/8 - 16122 Genova - Tel 339 5407999
Concetti cardine del nostro pensiero |
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I Gruppi GEA nella nostra ricerca
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I gruppi GEA costituiscono il terreno in
cui la novità coscienziale (l'individuazione) si radica nei
singoli e diventa patrimonio collettivo producendo, in un
movimento dialettico tra singoli e gruppo, la trasformazione
delle piccole società che i gruppi stessi rappresentano ed
il consolidamento nei singoli del nuovo punto di visione.
Si tratta di un punto di vista più elevato
perchè "sovrapersonale", dunque "del
gruppo" con il quale i singoli si mantengono in rapporto
in un' ideale verticalità.
Il metodo trova le sue più
immediate e naturali radici teoriche nel libro di S. Montefoschi
"Il Sistema Uomo".
Attraverso tale metodo si vuol favorire
l'abbandono delle dinamiche ripetitive (automatismi) che
verrebbero rinforzate viceversa dall'orizzontalità psichica,
ovvero da quel metodo che convogliasse libido ed attenzione soprattutto
sulle dinamiche privatistiche dei soggetti di volta in volta
in causa. Ciò non significa scavalcamento dei problemi psicologici egoici ed inconsci,
anzi, il lavoro fondamentale consiste proprio nella trattazione della
dimensione psichica per favorirne il massimo "scioglimento". Semplicemente
viene dichiarato fin dall'inizio del lavoro il principio basilare che
vede e tratta il gruppo GEA come simbolo e sostanza del Sè,
dunque del lato universale interiore ed esteriore ad un
tempo.
Ma esso è tutto questo inizialmente solo
in potenza, pura inconscietà. Proprio per questo il lavoro
è davvero duro. Il lavoro psicoanalitico in gruppo comporta
l'attraversamento delle stesse fondamentali stazioni di
lavoro psicoanalitico individuale. Basandosi su un pensiero
psicoanalitico che si pone simbolicamente "Al di là del tabù
dell'incesto", ovvero su di un pensiero psicoanalitico dialettico, i gruppi GEA riescono a seguire un metodo
assolutamente "scandaloso" per ogni altro sistema
di pensiero e di metodo che si mantengano garanti, oltre che fedeli e garantiti, dalla metateoria
dell'ordinamento edipico.
Poichè ogni soggetto partecipante è a sua
volta portatore di una pluralità di soggetti interiori (la
pluralità del suo mondo interiore che già Jung considerava
quale "personalità arcipelago") nonchè conoscente
di una pluralità di soggetti esterni (la pluralità dei
gruppi a cui egli appartiene) accade che un insieme di
insiemi, un vasto numero di gruppi (e di singoli) venga
toccato e trasformato attraverso il lavoro di ogni
partecipante al gruppo GEA. Il lavoro in gruppo è faticoso
ed esaltante ad un tempo per la capacità del gruppo di
esaltare le ombre e le risorse della psiche umana, prima; le
ombre e le risorse dello spirito, dopo.
Noi riteniamo che solo con il lavoro di gruppo, la prassi
psicoanalitica può dispiegare appieno la sua potenzialità
socialmente rivoluzionaria perchè solo un gruppo che miri
esso stesso alla "propria" individuazione può accogliere e favorire
l'individuazione dei suoi membri. Il gruppo GEA è un
tentativo di superare la schizofrenia (il
"dispensiero" orwelliano) del nostro vivere sociale,
affettivo o istituzionale che esso sia, di modo che il lavoro
psicoanalitico individuale, che pure è lavoro di primaria
importanza sociale, non sia invalidato, come una eterna
fatica di Sisifo, dalla stessa società.
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1992 "Inaugurazione di Gea"
Estratto intervista su Rai 3
Alejandro Jodorowsky a Gea
Presentazione libri
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