Nel 1962 Roberto Quaglia venne a questo mondo non riuscendo più a tornare all'altro.
Decise allora di ambientarsi.
Dapprima crebbe, proteso verso le dimensioni e le forme attuali, senza trascurare di perdere tutti quei capelli che non gli occorrevano. Preso possesso dello spazio occupato da sé, affrontò il tempo che gli scorreva addosso. Come prodotto di scarto della sua permanenza spaziotemporale ritroviamo fumetti, fotografie di ricerca, spettacoli teatrali, carta scritta, video surreali e notevoli residui di residui organici. Fu però soltanto quando in troppi si misero soprattutto a leggerlo che si accorse di essere soprattutto uno scrittore che si era soprattutto convinto di esserlo.
Da quel momento, coerentemente, ha soprattutto scritto, dimenticandosi, nei momenti più ossessivi, addirittura di vivere, riuscendo però a sopravvivere ugualmente. Nonostante sia ancora poco noto in Italia, Roberto Quaglia è oggi uno degli scrittori più originalmente iconoclasti in circolazione. I suoi numerosi scritti (tre romanzi abbondanti, quaranta racconti, dieci commedie, due raccolte di saggi, ecc.), paradossalmente (ma non troppo...) pressoché inediti in Italia, sono invece tradotti in varie lingue, e pubblicati nei paesi cosiddetti stranieri in forti tirature e con notevole successo. In alcuni circoli letterari, i suoi testi sono sorprendentemente divenuti oggetto di culto. Sono noti anche alcuni casi nei quali ad essere costretto ad oggetto di culto, a furor di popolo, è stato lo stesso Roberto Quaglia.
Atre notizie possono essere reperite all'indirizzo:
www.robertoquaglia.com..
- Pane burro e paradossina
- Dio S.r.l.
- Il vagabondo dell'etere
- Marco Dio show.
- Lassu qualcuno mi ama
- Va dove ti porta il cervello
- Il futuro del teatro.
- Un po' di nulla ovvero di ufo ogni tanto non guasta.
- Un po' di tutto ovvero di fantascienza ogni tanto guasta.
- Il mito di Diana, nel trentennale della morte della Principessa Triste.
- Storie di Convention.
- Internet Invaders e il trionfo dell'Obsolescenza Programmata.
- Il futuro del sesso.
- L'intelligenza non serve a ciò che gli intelligenti credono che serva.
- Il MITO dell' 11 Settembre
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