Alejandro Jodorowsky passò da Gea nella Primavera del 2001.
Doveva partecipare ad una conversazione sulla Psicomagia riservata ad addetti ai lavori.
Ci fu una fuga di notizie e noi, francamente, sottovalutammo il problema.
Risultato: Gea fu letteralmente presa d'assalto e d'assedio da una folla che non eravamo preparati a gestire.

Nella ns Sala (attrezzata per max 60 posti) riuscimmo a stipare oltre 150 persone.
Altrettante nell'ingresso e sul soppalco, senza parlare di coloro che, non riuscendo ad entrare, rumoreggiavano di fronte al portone del palazzo.

Arrivarono un po' tutti.
Teatranti, Parateatranti, Attori, Artisti, Mimi, Musicisti, insomma tutti meno che gli Psicanalisti ai quali Alejandro si era preparato a parlare.
Qui, tra gli altri (in piedi in ingresso), insieme ad alcuni attori, si vede spuntare Beppe Gambetta (virtuoso del Pick Fingering)

Evidentemente Alejandro Jodorowsky doveva essere avvezzo a queste cose; infatti senza battere ciglio si mise a disquisire su un po' di tutto, dai tarocchi ai gesti psicomagici, dalla psicoanalisi agli aneddoti sulla sua lunga vita di "mago ed artista".

Contemporaneamente alla sua conversazione a Gea Jodorowsky presentò a Genova un interessante opera teatrale dal titolo "Opera Panica".
Tutti gli attori erano figli, mogli e parenti di Jodorowsky
Ciò che noi chiamiamo "nepotismo", lui la chiama "terapia familiare".
Anche perchè se l'arte non cura, a cosa serve?

E' stato proprio questo concetto,
l'arte che deve curare o non è arte,
che convinse nel tempo Jodorowsky a spostare la sua attenzione
dal cinema e dal teatro alla psicomagia e allo psicosciamanesimo

E a proposito di Opera Panica,
ci "gongola" sottolineare che, tra gli sponsor che hanno consentito questa rappresentazione, ci siamo stati anche noi
(o meglio Ada Cortese!).