Associazione GEA

   

Introduzione al Seminario di
Astro Estesìa e Psicologia Analitica

Calendario e Costi del Corso

Il seminario-laboratorio proposto ha fondamentalmente due scopi:
il primo è quello di trasmettere le basi essenziali di un sapere, quello propriamente astrologico, simbolico e altamente complesso in quanto frutto della sedimentazione plurimillenaria di culture diverse (mesopotamiche, elleniche, latine, arabe e poi ancora rinascimentali, moderne e contemporanee) e di approcci diversi (magico-religiosi, sapienziali, previsionali, esoterici, filosofici, bio-medici, scientifici, matematico-statistici, psicologici). L'apprendimento della grammatica e della sintassi astrologica può consentire, alla fine del corso, di avventurarsi nell'esplorazione di qualunque territorio, essendo questa disciplina applicabile a qualunque evento databile. In tal senso l'astrologia è uno studio delle Qualità del Tempo. Pertanto essa si presta a disegnare il Profilo Temporale di qualsiasi accadimento nel registro dell'unitarietà, della non separazione e dell'analogia. Si può erigere l'orogramma di individui, relazioni, gruppi di individui, animali, progetti, inaugurazioni, eventi o periodi storici ecc. In se stessa quindi l'astrologia è un sapere autosufficiente e insieme abbastanza elastico da potersi adattare allo stile e agli interessi specifici di ciascun interprete.
Con l'ausilio di una buona bibliografia il ciclo di lezioni-laboratorio può considerarsi completo e suscettibile di approfondimento e perfezionamento anche in un percorso autonomo.

Il secondo scopo è porre le basi ad un altro tipo di percorso, che non esclude ma anzi integra il primo, che è quello di avviare, dopo la pausa estiva, un gruppo analitico che, nel corso del proprio lavoro, sappia e possa utilizzare i simboli e gli strumenti dell'astrologia, nel suo registro dinamico ed evolutivo, insieme alle risorse metodologiche proprie dei gruppi analitici di GEA.
Tale gruppo si dovrà necessariamente incaricare, strada facendo, di ideare e sperimentare una dimensione di incontro e di scambio tra i vissuti, le riflessioni, il materiale onirico e le immagini e i simboli suggeriti o evocati dalla struttura del tema di nascita (il cosiddetto oroscopo radicale) dei singoli soggetti e dai transiti in corso, utilizzando inoltre giochi di impersonificazione - anche questi sperimentali - dei partecipanti di simboli planetari e zodiacali, vivendoli. E' in questo senso che va intesa la parola "Astroestesia": essa mette l'accento sull'elemento della sensibilità, del sentire e dell'aprirsi, del farsi attraversare piuttosto che su quello del chiudersi con il ragionamento e l'interpretazione descrittiva.

L'ambizione di far incontrare in una prassi integrata l'astrologia e la psicologia analitica nasce una decina di anni or sono in base ad una serie di considerazioni circa l'inefficacia clinica ed evolutiva della consultazione astrologica tradizionale e, più tardi, circa la difficoltà di ingresso della dimensione universale nel campo della relazione analitica duale.
Nell'ambito della consultazione astrologica mettersi in fase con la corrente universale, per un soggetto che già non ha fatto su di sé un lavoro che lo abbia portato a muoversi sul piano simbolico, risulta pressoché impossibile, come pure dare un senso alla propria vicenda. In quella logica, concretisticamente descrittiva e fredda, si rimane intrappolati nel vissuto di essere prigionieri di forze estranee, siano esse esterne (gli astri) o interne (pulsioni), e l'esito è quello di una passiva rassegnazione nella speranza di tempi migliori.
D'altro canto per quanto il lavoro analitico conduca necessariamente al confronto con dimensioni che trascendono sia l'Io che il Sé individuale, rimane difficoltoso anche in questo ambito trovare un riferimento a un Sé universale che sia prima e dopo il sistema Uomo.
Il simbolismo e l'immaginario astrologico non sono certo l'unico tramite - e neppure quello privilegiato - per realizzare una coscienza olistica, la consapevolezza cioè di essere profondamente connessi ad un Tutto unitario accompagnato da un autentico senso di appartenenza.
Ma è con essa che, alcuni anni prima dell'inizio dell'analisi, la vita mi ha fatto incontrare e nel rispondere alla chiamata l'astrologia, nonostante l'avversione della scienza accademica e delle istituzioni religiose, e le mistificazioni dei media, mi ha mostrato una generosità e una longevità tali da suggerirmi che essa avesse una ricchezza evocativa inesauribile per chi si ponga semplicemente e senza pregiudizi in ascolto.
In molti pensano che questo straordinario ponte tra la Terra e il Cielo, tra il particolare e l'universale, che è il sapere astrologico sia uno strumento anacronistico, un residuo di uno stadio umano infantile, che oggi possa servire solo a ingenui creduloni. E tali persone hanno ragione se l'astrologia alla quale si riferiscono è quella banalizzata dai media e professata da improvvisati profeti. E hanno ancora ragione se il modello astrologico è ancora quello delle influenze degli astri sui viventi.
Noi crediamo invece che il sapere attuale consenta all'astrologia una rifondazione basata su una emergente concezione olistica e unitaria dell'universo, concezione per la quale tutto è interconnesso e corrispondente e, per quanto riguarda l'astrologia, la posizione degli astri sullo sfondo zodiacale e il manifestarsi di un evento come la nascita di un individuo sono semplicemente due manifestazioni diverse e su piani vibrazionali diversi, di un principio unico, di un medesimo momento evolutivo dell'Essere, una monade che, entrando in una dimensione spazio-temporale, diventa, apparentemente, dualità
L'ordine cosmico percepito dai sensi ordinari è un ordine sottoposto alle leggi di causa-effetto e si riferisce alla dimensione fisica e grossolana. C'è poi un ordine più sottile, a tutt'oggi solo intuibile, dove tutto si muove all'unisono, armonicamente, sincronicamente, e dove i singoli enti sono gli uni immagine corrispondente degli altri su un piano differente di manifestazione, in una relazione di perfetto sincronismo, come già Jung e il fisico quantistico Pauli ebbero a sostenere.
Questa intuizione è già presente nel famoso testo della Tavola Esmeraldina:
E' vero senza menzogna, certo e verissimo, che l'inferiore è come il superiore, ed il superiore è come l'inferiore per compiere i miracoli di una cosa unica, e come tutte le cose ebbero inizio a cominciare da uno per mediazione dell'uno, così tutte le cose nacquero per congiunzione di quest'uno… così è il microcosmo ad immagine del macrocosmo.
Le due polarità, quella del modello celeste della nascita e quello della personalità e del destino del nativo sono identiche ed entrambe espressione della totalità del momento. Allora non ha più motivo neanche la polemica tra determinismo e libero arbitrio: l'oroscopo di un individuo è il simbolo della sua libertà perché è il simbolo di ciò che egli è.
Anche l'interrogativo posto nel titolo della presentazione, il senso dell'astrologia: adeguamento o trascendimento, viene superata se, collocandoci su un piano di visione più elevato, cominciamo a relazionarci al nostro oroscopo come rappresentazione simbolica del nostro Sé individuale, adeguando il nostro ego al suo progetto piuttosto che rifiutandolo. L'oroscopo può essere trasceso solo affidandosi dialetticamente ad esso.
Va sottolineato che per la nascita di questa idea è stata decisiva l'esperienza di partecipare ad un gruppo analitico di GEA. E' in esso che ho incontrato quella dimensione di coralità e di polimorficità del simbolo capaci di cogliere le emozioni ed i pensieri in un registro diverso e complementare, se non superiore, a quello possibile nella relazione analitica duale. L'astroestesia credo che sia possibile viverla solo in quella forma corale.
Pertanto ringrazio di cuore tutti coloro che sono stati i compagni di questo viaggio da poco concluso, a Cristina e a Ada. Un grazie particolare alla mia compagna Gabriela per avermi fatto incontrare con …l'estesia.

Genova, 11/02/2005 Mauro Isola