|
Psicologia Analitica e Filosofia Sperimentale (Sito on line dal 1997)
Via Palestro 19/8 - 16122 Genova - Tel 339 5407999
GeaBlog: Riflessioni e Pensieri in libertà |
|
Ada Cortese
Apr 2016
|
Stream of consciousness
LA MORTE DEL SACRO
Cronaca di una morte annunciata e diffusa in diretta da tutti i mezzi di comunicazione.
|

Il sacro sta morendo. Il suo capezzale è affollato di cronisti, di microfoni, di telecamere, di rumorose parole vuote, e la cronaca della sua agonia, della sua morte annunciata, è diffusa in diretta da tutti i mezzi di comunicazione.
Così veniamo a sapere come il senso del sacro sia entrato in crisi nel mondo istituzionalmente ad esso preposto: il calo di vocazioni costringe la Chiesa a pubblicizzare se stessa con slogan ed attività promozionali come una qualunque azienda sul mercato. Come la sacralità dell’ambiente, patrimonio di tutti, sia stata travolta dalle ruspe, dal consumismo e dalla connivenza colpevole tra Stato-matrigno e "figli" incoscientemente privilegiati.
Veniamo informati come sia morta la sacralità del "bene comune" nella gestione corrotta di politici ed amministratori, di coloro che all’interesse di quel bene si erano ufficialmente impegnati .
Cogliamo la morte del sacro nell’individualismo sfrenato e nell’apologia del pensiero particolaristico , responsabili anche molti intellettuali che hanno esaltato il "minimalismo" e il "pensiero debole".
Assistiamo alla sua agonia nell’esaltazione della "parola lobotomizzata", nella parola usata come cosa, come oggetto per ottenere altri oggetti, nella parola programmatica, strategica, strumentale, senza anima, nella parola "scientifica", "statistica", "prospettica" (ho memoria di certi studi e proiezioni pessimiste in cui scienziati descrivevano i prevedibili problemi dell’uomo e del pianeta: chi ne ha tenuto conto?) ...
Assistiamo infine alla sua morte nel crollo dei "grandi sogni" dell’umanità, delle utopie....
Ma non è possibile riflettere sulle singole crisi del sacro perchè niente vive di vita separata: esse sono solo espressioni diverse di un’unica morte annunciata, la morte perlappunto del rapporto con la sacralità a tutti livelli.
Eppure la morte ha a che fare sempre con la rinascita, con una possibile trasformazione.
Se "sacro" significa "ricongiunzione di ciò che fu prima Uno e poi diviso", il sacro oggettivato muore perchè velerebbe e non svelerebbe questa verità. Lasciarlo nelle mani di "Esperti", di "Adepti", di "Sacerdoti" è stato solo funzionale. Oggi non lo è più. Ormai il sacro parla direttamente in ogni uomo scuotendolo dal suo torpore e dal suo mondo privato.
La natura del sacro è la natura del simbolo (sum-ballein: mettere insieme) . E’ unione di opposti, è l’accesso al pensiero vero che ha come suo interesse l’universale, è presupposto alla rifondazione della identità quale Identità Planetaria , è l’unica garanzia contro ogni arroganza e chiusura, è accettazione della provvisorietà di ogni conoscenza, è restituzione a ciascuno della sua personale responsabilità verso il destino umano e del nostro pianeta, verso il processo di umanizzazione che ancora continua perche di fatto "Uomini non siamo ancora!".
Trasformare il nostro rapporto col sacro significa oggi portare a consapevolezza, unendoli, l’esistenza dei due mondi: quello della ragione (segno univoco) e quello dell’inconscio (simbolo polivalente).
Ma per far ciò, per realizzare il nostro umanesimo, occorre uscire dall’esilio, che la malattia della Ragione garantisce, e dalla frammentazione psicotica cui essa ci consegna, occorre confrontarsi personalmente col lato sacrale, dunque universale, che in noi si fa presente ed accettare il vago mistero della nostra funzione su questo pianeta, come ultimi provvisori assegnatari di un "testimone coscienziale" che ad altri deve essere consegnato, in un continuum evolutivo che trascende la nostra stessa esistenza e le sue "miserie".
Stream of consciousness di Ada Cortese scitto qualche tempo fa' ma sempre attuale.
|
Tutti i diritti sui testi qui consultabili
sono di esclusiva proprieta' dell'Associazione G.E.A. e dei rispettivi Autori.
Per qualsiasi utilizzo, anche non commerciale,
si prega prima di contattarci:
Associazione GEA
GENOVA - Via Palestro 19/8 - Tel. 339 5407999
|
|
 |
|
. >
|
 |
|
 |
.
.
|
 |
1992 "Inaugurazione di Gea"
Estratto intervista su Rai 3
Alejandro Jodorowsky a Gea
Presentazione libri
|
 |
|
 |
|
 |
|
|
|