Individuazione
Trimestrale di psicologia analitica e filosofia sperimentale a cura dell'Associazione G.E.A.
Direttore : Dott. Ada Cortese
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Marzo 2003 Pag. 7° Cristina Allegretti


Cristina Allegretti

 ATTIVITA' 

LA MISTERIOSA ESPERIENZA DEL MALE

Convegno interdisciplinare e approfondimenti multimediali sul tema

E' la misteriosa esperienza del male che ci è venuta incontro come possibile tema su cui svolgere una ricerca che non separasse l'esperienza interiore che ciascuno di noi fa di esso dalle riflessioni su di esso. Abbiamo così pensato di associare al momento più interdisciplinare e accademico, ovvero al convegno che si terrà a Gea il 17 maggio e a cui parteciperanno gli illustri ospiti che tra poco citeremo, anche momenti di "co-riflessione di gruppo" gestiti dal gruppo operativo di GEA.
Precederanno quindi il Convegno quattro incontri multimediali e di riflessione psicoanalitica che toccheranno le aree del rapporto interpersonale e dei rapporti sociali istituzionali e non, come ambiti in cui si manifesta il rapporto dell'uomo con il Male. Il titolo del primo incontro è La banale interpretazione del Male; nel secondo incontro ci occuperemo de La filosofia a confronto con il Male; nel terzo incontro ci interrogheremo sulla presenza e le infiltrazioni de Il Male nel potere; nel quarto incontro avanzeremo un'ipotesi su L'ultima tentazione del Sistema Uomo.
Noi immaginiamo che ogni incontro partorisca la domanda fondamentale che racchiuda il senso del tema affrontato in esso, poiché è la domanda che fonda la premessa dell'esistenza necessaria di un interlocutore che risponde; è la domanda che evoca il dialogo con l'altro, la risposta è il suo attuarsi.
A nostro modo di vedere questi punti-momenti di incontro con il Male affonderebbero il loro senso nella struttura psichica e conoscitiva ancora individuale della coscienza umana: il Male sarebbe ancora il demone dell'onnipotenza umana a confronto con il suo limite: la sua coscienza appunto.
"Io sono un uomo malato… astioso. Sono un uomo malvagio. Credo di essere malato di fegato… Vi giuro, signori, che aver troppa consapevolezza è una malattia, un'autentica seria malattia. Per l'uso comune dell'individuo sarebbe più che mai sufficiente la consueta coscienza umana…", così comincia il libro di Dostoevskij: "Le memorie dal sottosuolo", sottosuolo che però domina la nostra vita cosciente.
Precedentemente al Convegno, si terranno quattro incontri caratterizzati dall'analisi del Male come prerogativa percettiva del Sistema Uomo, seguiranno poi altri quattro incontri caratterizzati stavolta dall'analisi del Male come prerogativa percettiva, all'interno di una visione universale del Soggetto Dio, in una epifania cosmica della vicenda umana.
Perché il male e non il bene, si è imposto come tema della ricerca?
Forse perché verso il male l'uomo ha sempre provato un insano fascino; forse perché nella corretta e consapevole dialettica inerente al Sistema Uomo, il male non è più scisso dal bene, nè può essere isolato e contrapposto ad esso.
E' necessario allora, forse, sviscerare tale seduzione, necessario coglierne il senso evolutivo, necessario nominarne l'interna dialettica e nominare il male anche per poi, ci auguriamo, abbandonarlo e, con esso, abbandonare quell'identità comunque straziata che in esso si fonda. "…Quanto più avevo coscienza del bene o di "tutto questo bello e sublime" tanto più a fondo m'immergevo nel mio brago e tanto ero bravissimo invischiarmici fino alla testa", così dice il protagonista del libro di Dostoevskij.
In fondo è il male che mette in ginocchio l'io, o meglio: è la consapevolezza del male che mette in ginocchio la presunzione dell'io e permette al soggetto di porre in discussione la coscienza di se stesso come coscienza individuale egoriferita, che altro non è se non l'immediato esserci di sè nella totale irriflessività.
Cos'è il male?
Difficile individuarlo, forse oggi il male non è più agito da "demoni", ma da burocrati, il male è la frantumazione, la perdita nel periferico invece che la ricchezza nell'essenziale; il male opera per la separazione anziché per l'unione e per l'unità.
Il male di vivere, il male come malvagità, il male come sofferenza, il male come dolore, il male ha sempre un significato negativo: è sempre qualcosa che manca, che ha segno meno, il male quindi come negazione, come imperfezione segnala il limite della coscienza umana individuale, insieme al suo perenne bisogno di oltrepassarsi.
Il male apparterrebbe anche alla dinamica divina, anzi solo in essa si assisterebbe al reale superamento della coppia Male - Bene. Proprio tale ipotesi sarà analizzata nella seconda parte del programma, dopo il convegno.
Se hai voglia anche tu di metterti in discussione, di arricchirci con spunti e riflessioni nuovi, ti aspettiamo il mercoledì sera a Gea, secondo il calendario del programma: partecipare a questa iniziativa ti potrebbe permettere, tra le altre cose, di cogliere la qualità dell'energia che circola in Gea e di conoscere più nel dettaglio il programma di "Gea Operativa", che prevede una ricco calendario di incontri multimediali e interdisciplinari, dove l'unione tra i grandi temi della vita e le varie discipline umane quali: la filosofia, le arti, la letteratura, sono sempre rese vive da ciò che i partecipanti testimoniano, dove palpitante si fa il confronto tra l'interiorità di chi partecipa e i "discorsi grandi che l'umanità da sempre sa dire a se stessa".
Se pensi di partecipare anche al convegno, poiché è prevista la prenotazione, è possibile contattarci sia telefonicamente, sia via e-mail. Maggiori informazioni si possono rintracciare alla pagina "Eventi" del nostro sito.
Presentiamo ora brevemente gli ospiti che interverranno al convegno del 17 maggio sono:
- Il Prof. Evandro Agazzi, Ordinario della Cattedra di Filosofia della scienza alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Genova;
- Il Prof. Carlo Angelino, Ordinario della Cattedra di Estetica alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Genova; è già stato nostro gradito ospite nel convegno del 2001 su "Integrità ed Integralismo".
- La Prof. Luisa Faldini, Associato della Cattedra di Etnologia alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Genova
- Il Dott. Mario Mencarini, Psicologo analista, membro docente dell'Associazione GEA. Coautore con G.
Moretti del libro "Alle soglie dell'infinito".


Cristina Allegretti


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