Individuazione
Trimestrale di psicologia analitica e filosofia sperimentale a cura dell'Associazione GEA
Direttore : Dott. Ada Cortese
Via Palestro 19/8 - 16122 Genova - Tel. 010-888822 Cell 3395407999

Home Anno 05° N° 17
Settembre 1996 Pag. 2° Ada Cortese

Ada Cortese

 EDITORIALE 

IL DOLORE E' COLPA ... DI NON AMARE

"Il pensiero è cosa che con piccolissimo corpo divinissime cose sa compiere."

"Il dolore è colpa di non amare" mi disse un giorno un mio analizzando in seduta e mi colpì tantissimo questa sua definizione del dolore perchè la sento profondamente vera.
In questo termine egli comprendeva sofferenza psichico-spirituale e sofferenza fisica stante che siamo un tutt’uno.
Certo, io sento che non si può caricare lo spirito di una onnipotenza che non gli appartiene. Si sta male anche per cause "esterne".
Ma, portando la riflessione fino alle estreme conseguenze, è poi vero che esistono queste cause esterne? V’è davvero qualcosa fuori di noi che ci aggredisce o non è piuttosto vero che siamo un unico corpo universale, dall’ammasso di gas nello spazio fino alle complicate strutture culturali che abbiamo costruito e fino alla nostra presenza? Gli uomini "interiori" non hanno difficoltà ad accettare questa visione unitaria del mondo, e vanno alla ricerca di ulteriori esperienze che rinforzino in loro questa percezione.
A tali uomini io mi rivolgo perchè sono i miei naturali interlocutori.
E allora proseguo il pensiero: se siamo Uno, il dolore è nell’essere, va bene, dunque il dolore è in noi.
Nella nostra coscienza il dolore ci appartiene, lo produciamo in qualche parte del nostro essere.
Esso è tutt’uno con il destino ancora doloroso dell’essere, destino che è ancora quello della frammentazione e della contrapposizione.
Il dolore nasce dall’opposizione.
Il nostro lavoro coscienziale finalizzato alla scomparsa della opposizione è dunque finalizzato anche alla scomparsa del dolore.
Con ciò non voglio criminalizzare le nostre ombre epperò sento estremamente fecondo aggrapparsi fortemente al pensiero che il nostro pensiero, mi si scusi il bisticcio, è potentissimo e che davvero dunque esso può compiere "miracoli".
Già Gorgia affermava che "Il pensiero è cosa che con piccolissimo corpo divinissime cose sa compiere".
Perchè questo possa accadere occorre davvero sentire che il nostro pensare va educato, "responsabilizzato". Forse può apparire poco "libertaria" questa considerazione perchè ci piace credere che noi siamo "padroni" di pensare ciò che vogliamo. Ma non v’è illusione più evidente di questa.
Chi di noi non ha mai fatto l’esperienza di svegliarsi con una canzonetta che gli resta impressa tutto il giorno? Oppure di essere invaso da pensieri "spazzatura" mentre pure cerca di chetare la mente con la "meditazione" ginnica ormai tanto di moda? Chi di noi nelle situazioni più drammatiche (malattie, morti) non è stato attraversato da pensieri comici, ironici e "sfottò"? Insomma, gli esempi sono tanti e coincidono con altrettante occasioni di spreco di quella grande energia che è il pensiero.
Ecco perchè dico che occorre pensare bene, pensare "affermativo" (da non confondersi col pragmatico ed egoico approccio americanistico).
Pensare affermativo, pensare sintesi, perchè il mondo si percepisca sempre più sintesi, sempre meno frantumato, pensare all’uno in noi e fuori, coinciderebbe con l’atto dell’amore attivo, con l’amare.
Amare (non tanto essere amati) risana perchè produce realmente un movimento di sintesi nell’essere. La coscienza che di questo sa ormai, anche se ancora non ne ha consapevolezza, avverte che la contrapposizione, da cui nasce ogni dolore, è colpa perchè nella contrapposizione non c’è che il ripetersi ostinato dell’esilio, del dubbio, della guerra.
Il dolore è non volersi ritrovare oggi che si potrebbe. Ecco perchè, come giustamente nota il mio analizzando, il dolore è colpa... "di non amare".

Ada Cortese


 HOME     TOP   
Tutti i diritti sui testi qui consultabili
sono di esclusiva proprieta' dell'Associazione G.E.A. e dei rispettivi Autori.
Per qualsiasi utilizzo, anche non commerciale,
si prega prima di contattarci:

Associazione GEA
GENOVA - Via Palestro 19/8 - Tel. 339 5407999