Individuazione
Trimestrale di psicologia analitica e filosofia sperimentale a cura dell'Associazione GEA
Direttore : Dott. Ada Cortese
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Febbraio 1993 Pag. 5° N. N.
 UTOPIE 

LA REPUBBLICA

Platone

AUTORE: Platone
ANNO: 389-369 a. C.
UBICAZIONE: nell’isola di Avillion dove non piove, non nevica, non grandina mai.
DESCRIZIONE: Una porzione di territorio abbastanza vasta da produrre tutto quanto il necessario per la vita degli abitanti. Al centro della città è situata l’Acropoli con i templi.
Da questo partono dodici strade che dividono in dodici sezioni la città e il suo territorio. Non è necessario che le sezioni siano della stessa ampiezza quanto piuttosto che siano fertili allo stesso modo. Il territorio e la città sono entrambi divisi in 5040 lotti. Ogni cittadino possiede due case una in centro, l’altra in periferia. le case sono disposte in modo da formare un muro continuo e hanno tutte la stessa forma cosicchè "la città abbia l’aspetto di una sola casa".
POLITICA: Poichè l’ordine dell’anima e della città, che è "uomo in grande", si corrispondono, la città ha la stessa struttura dell’anima divisa in tre classi che si riferiscono a ragione, impeto, istinto (i tre principi dell’anima); la classe dei produttori (artigiani e contadini) senza il cui lavoro è impossibile la sopravvivenza materiale della città, la classe dei governanti, quella dei custodi, cioè la classe intermedia dei militari che devono "custodire" e sorvegliare i produttori.
La distinzione in classi non è fatta in base al diritto di nascita, ma secondo le attitudini di ciascuno e la selezione incomincia appena nati perchè chi ha qualche difetto fisico viene "esposto", cioè eliminato.
I custodi ricevono una severa educazione fino a trentacinque anni: i più brillanti, dopo ulteriori studi, diventano filosofi e governano.
I militari e i filosofi hanno in comune donne, figli, case, pasti e non possiedono niente.
I militari obbediscono al governo senza fare domande.
I filosofi decidono quando è possibile determinare le attitudini dei governi.
ECONOMIA: Una comunità senza eccessi in cui si danno a ciascuno le cose materiali necessarie al mantenimento e si elimina ciò che non è essenziale. I produttori coltivano i campi che producono frumento, limoni, vino, olio, segale per provvedere ai loro bisogni e a quello dei custodi.
CARATTERISTICHE: i figli appena svezzati vengono allevati nei befotrofi della Repubblica e appartengono alla collettività. Affinchè non si commettano incesti ogni uomo considera come suoi tutti i figli nati sette mesi dopo che si è unito con una donna. La Repubblica diventa così una specie di grande famiglia; ci sono anche gli indesiderabili: poeti, drammaturghi e pittori. L’unica forma di poesia tollerata sono gli inni agli dei e agli eroi.


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