Individuazione
Trimestrale di psicologia analitica e filosofia sperimentale a cura dell'Associazione GEA
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Home Anno 5° N° 16
Giugno 1996 Pag. 1° Ada Cortese

Ada Cortese

 FONDO 

COMPASSIONE PER TUTTI I VIVENTI

L’uomo oscilla tra la bestia e Dio.

Sarà successo a tutti, una volta almeno nella vita, di scoprirsi a commuoversi avanti alla sofferenza di un animale e magari di stupirsi o turbarsi per tale sentire.
In certi casi è addirittura naturale accorgersi di quanta bestialità talvolta l'uomo sappia mostrare nel suo relazionarsi a questi altri viventi.
Senza arrivare a blasonarsi d'essere "amici degli animali" trasformando un sentimento in una bandiera, in una nuova etichetta, possiamo però provare a riconoscere il valore che in ciò si cela.
Non c’è bisogno di visione evolutiva, nè d’essere un nuovo San Francesco per ritrovarsi parenti stretti al Tutto ed in particolare a tutto il Vivente.
Non c’è bisogno di particolare coscienza per amare e compatire tutto il Vivente, ancora stretto nelle morse di una ferrea legge di natura che lo costringe ad esser crudele con se stesso, a mangiar se stesso.
Non c’è bisogno di particolare religiosità.
Non c’è bisogno di niente. Solo di accorgersi che tutta la natura è un’immagine riflessa di Dio.
La compassione non è sentimentale e non evita di guardare la legge della vita.
Di sicuro aborrisce tutte le crudeltà superflue che sempre e solo l’uomo sa produrre.
L’uomo che in sè riassume il regno minerale, vegetale ed animale sta faticosamente cercando di affermare il quarto regno: quello divino.
L’uomo oscilla tra la bestia e Dio.
Alla bestia non è consentito di provare alcuna compassione.


Ada Cortese


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